Introduzione

INTRODUZIONE


Il Cinquecento è il secolo in cui si realizzano e si perfezionano le istanze culturali dell’Umanesimo: nella letteratura, nella scienza, nell’arte, nella tecnica, si riflette l’ottimistica consapevolezza dell’uomo che, senza disconoscere il divino, studia la natura ed il cosmo, fiducioso nelle proprie capacità razionali. Ma il Cinquecento è anche il secolo in cui la crisi della Chiesa cattolica si acuisce e sfocia nella Riforma e nel contrattacco cattolico della Controriforma. Le conseguenze di questo scisma hanno forti ripercussioni non solo in ambito religioso e politico, ma anche in quello culturale. Il XVI secolo, quindi, mostra contemporaneamente il suo splendore e la sua crisi, l’equilibrata concezione del mondo e dell’uomo e, nello stesso tempo, la politica oscurantista che soffoca in maniera anche violenta le linee di pensiero non conformi all’ortodossia cattolica. La Biblioteca S. Alfonso di Pagani, fondata e frequentata dallo stesso Santo, pur essendo una biblioteca ecclesiastica, accanto alle Sacre Scritture, ai testi teologici, dottrinali e di spiritualità che costituiscono senz’altro un nucleo corposo, conserva anche un folto gruppo di opere giuridiche, letterarie e filosofiche, né mancano esempi di testi scientifici, tutti pubblicati nell’arco di questo secolo. Ma questi libri, prima ancora di essere una prova concreta e tangibile dello studio assiduo e della solida formazione intellettuale e spirituale di un Santo, costituiscono una testimonianza viva e diretta del composito clima culturale, sociale e religioso dell’intero secolo. È proprio in questo periodo, infatti, che la cultura si diffonde più velocemente non solo in Italia ma in tutta Europa, grazie alla stampa. Ed è grazie ad essa, ai libri gelosamente conservati, che possiamo offrire una panoramica dello scenario storico-culturale e tipografico cinquecentesco.