Mirabilia naturae

“Mirabilia naturae” (“fenomeni della natura che suscitano meraviglia”)


Le diversità e le anomalie fisiche hanno sempre attratto la curiosità e l’ammirazione degli uomini fin dall’antichità. Nel mondo greco-romano tali difformità erano assimilate al mondo divino e ci sono note attraverso la mitologia, che tramanda esseri per metà uomini e per metà animali, come satiri, fauni, sirene; mostri dalle nove teste come l’Idra o dai cento occhi come Argo. Monstrum per gli antichi aveva appunto il significato di “prodigio”, cioè fenomeno meraviglioso e incredibile che trascende l’ordine naturale delle cose. Con la conquista dell’India ad opera di Alessandro Magno nel 326 a. C., si apre un mondo nuovo, esotico e lontano che viene descritto dagli storici dell’epoca sia dal punto di vista naturalistico che etnografico. Il filosofo Aristotele chiede allora ai militari di inviare dall’Oriente alcuni esemplari di animali “mostruosi” per studiarli dal punto di vista anatomico. Per la prima volta l’approccio al problema è puramente scientifico e il filosofo considera questi fenomeni perfettamente naturali, spiegandone l’origine biologicamente, con un’anomalia al momento del concepimento.
Nell’età medievale si fronteggiano tesi diverse: la nascita delle creature “mostruose” è una manifestazione particolare dell’imperscrutabile volontà di Dio oppure esse sono il risultato di oscure influenze astrali e sono considerate allegorie magico-religiose di eventi interpretabili come fausti o nefasti.
La scoperta dell’America nel 1492 e l’intensificarsi dei viaggi esplorativi nei decenni successivi favoriscono il sorgere di racconti in cui si narra di pigmei, ciclopi, cinocefali (uomini con la testa di cane), sciapodi ( individui dotati di un solo grande piede) e di altri popoli con stranezze fisiche.
Ma solo a partire dal XVII secolo, con l’affermarsi nella scienza del metodo sperimentale e dell’osservazione autoptica questi fenomeni prodigiosi vengono affrontati e studiati con un taglio razionale e scientifico che porterà nel XIX secolo alla nascita di un ramo specifico della scienza: la teratologia.
Il progresso della tecnica dell’illustrazione a stampa consente di corredare il testo scritto di immagini esplicative e dettagliate, estremamente utili soprattutto per spiegare i fenomeni “prodigiosi”. Alcuni esempi si ritrovano anche nell’Esposizione anatomica della struttura del corpo umano(Napoli 1763) di Jacobus-Beninius Winslow e nell’opera dell’Operum omnium physico-medicorum supplementum (Napoli 1763) di Friedrich Hoffmann.

Jacobus-Beninius Winslow, Esposizione anatomica della struttura del corpo umano , Napoli 1763, volume V

Friedrich Hoffmann, Operum omnium physico-medicorum supplementum, Napoli 1754-1763, volume XIII.